Non solo le bici, ma anche le moto hanno permesso al brand Ancillotti di distinguersi nel mondo delle due ruote. Ancillotti Motorcycles è infatti il primo marchio italiano di moto e scooter iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, conosciuto come MISE.
Il MISE e il Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale
Ancillotti Motorcycles è iscritto al Registro Speciale dei Marchi Storici con il numero 126
Il Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale è un elenco istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’Aprile del 2019, nel quale sono inclusi i marchi che hanno fatto la storia dell’imprenditoria made in Italy.
Solo i marchi registrati da almeno 50 anni con la medesima denominazione possono richiedere l’iscrizione al registro. Una volta entrati a far parte di questi importante elenco, possono utilizzare il logo “Marchio storico di interesse nazionale” e iscriversi all’Amsi.
L’Amsi, o Associazione Italiana Marchi Storici, è stata costituita da 8 grandi marchi storici, tra cui Converse Italia e Benetton, l’8 Giugno 2021.
Ancillotti Motorcycles: il marchio figurativo
Il marchio figurativo Ancillotti Motorcycles rappresenta uno scarabeo volante con le ali aperte.
Il simbolo è stato ripreso dal bassorilievo scolpito sul portale della cosiddetta Piramide de’ Medici ossia la Ghiacciaia delle Cascine, progettata da Giuseppe Manetti nel 1796 e situata nel parco delle Cascine a Firenze.
Debitamente rielaborato, lo scarabeo della ghiacciaia è divenuto il simbolo del marchio storico Ancillotti Motorcycles.
Ancillotti: le origini
Nel 1938 Gualtiero Ancillotti aprì a Firenze, nel quartiere di San Frediano, un’officina per l’elaborazione di moto e scooter da competizione, denominata “Specialità Moto”. Da qui uscirono le prime elaborazioni che resero famoso il nome Ancillotti.
Ricordiamo ad esempio le modifiche apportate, nel 1945, alle WLA Harley Davidson: mettendo mano alle sospensioni, creò un sistema di ammortizzatori che rese le sospensioni più morbide.
A metà degli anni Sessanta fu invece la volta della Lambretta Innocenti. Due elaborazioni, la Lambretta Ancillotti Special 200 c.c. e la Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c., ottennero dei grandi successi sui circuiti di Monza, la prima, e di Elvington, la seconda. Addirittura, i due record stabiliti dalla Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c., ossia il record del mondo sul chilometro con partenza da fermo e il record del Mondo sul quarto miglio lanciato, sono ad oggi ancora imbattuti.
La storia continua
Grazie ai successi e alla fama crescente, l’officina Ancillotti ricevette sempre più richieste.
Nel 1972, abbandonata l’officina del quartiere di San Frediano, Ancillotti aprì uno stabilimento a catena nel Chianti, a Sambuca Val di Pesa.
Con la nuova denominazione Ancillotti Motorcycles S.r.l., passò dalle elaborazioni alla produzione di moto da Cross, Fuoristrada ed Enduro. Il modello più famoso tra quelli progettati dalla casa di moto fiorentina fu lo Primo Trofeo MX Motorsprint di Polcanto, il cui nome è ancora oggi utilizzato per alcune bici MTB Ancillotti.
Nel 2009 la Ancillotti ha creato un altro modello dalle caratteristiche eccezionali, prodotto in soli 4 esemplari: la Ancillotti 125 G.A. Cross, dedicata a Gualtiero Ancillotti e vincitrice nel 2010 del Primo Trofeo MX Motorsprint di Polcanto in Classe 125.